Il progressivo invecchiamento della popolazione rende estremamente probabile che una famiglia venga prima o poi a trovarsi dinnanzi ad una parziale o totale non autosufficienza di qualcuno dei suoi membri. Questa situazione, che può verificarsi in maniera graduale (consentendo quindi una preparazione) o improvvisa, impatta significativamente sulle dinamiche familiari e sulla vita di ciascuno. Per questo chi si trova a sostenere e a prendersi cura della fragilità altrui, sta diventando una figura sempre più frequente e sempre più necessaria nel tessuto sociale.
La trasversalità che caratterizza la figura del Caregiver colpisce. Riportiamo qui due storie fra le più significative e ricche di ispirazione.
Mattia Piccolo, 12 anni, Alfiere della Repubblica (2021)
Mattia è stato nominato Alfiere della Repubblica perché a soli 12 anni si è preso cura del padre colpito da Alzheimer precoce. Nelle sue parole: "perché aiutavo mio papà a fare quelle cose che da solo non poteva più fare. Quando lui faceva la doccia lo aiutavo gli dicevo: prima gli slip, poi i pantaloni, lo aiutavo con i lacci per le scarpe. E il mio fratellino lo stesso, quando non potevo io c'era lui. Adesso è troppo piccolo per ricevere questo premio ma spero che un giorno lo avrà anche lui". Mattia infonde ottimismo e speranza, anche alla mamma Michela.
Mariangela Tarì, 47 anni, Cavaliere della Repubblica (2021)
Mariangela è insegnante di sostegno in una scuola media, e mamma di Sofia, 11 anni, affetta dalla sindrome di Rett diagnosticata quando la bimba aveva circa un anno, e di Bruno, colpito a 5 anni da un tumore al cervello. E' molto attiva sui social dove condivide la sua esperienza ed è autrice del libro “Il precipizio dell’amore” in cui racconta la sua storia di mamma caregiver. Ha fondato l'associazione La Casa di Sofia che ha l’obiettivo di promuovere la terapia ricreativa come strumento di miglioramento della qualità della vita dei bambini gravemente malati e dei loro genitori. La motivazione dell'onorificenza presidenziale recita: "Per la sua preziosa, intensa e appassionata testimonianza delle difficoltà quotidiane legate alla condizione di caregiver familiare".
Due vicende peculiari ed emblematiche allo stesso tempo, particolari e rappresentative di come si possa reagire al dolore e fare luce su una dimensione della vita che coinvolge tantissime famiglie che portano avanti nel silenzio delle attività quotidiane una preziosissima opera sociale.