Nell'ombra delle statistiche sugli adulti che svolgono attività di cura ed assistenza, c'è una realtà decisamente meno nota ed evidente: i giovani caregiver, ovvero le ragazze e i ragazzi under 24, e molto spesso under 18, che assistono anche solo saltuariamente, un familiare non pienamente autosufficiente.

In Italia, un numero significativo di persone sotto i 24 anni si trova a svolgere il ruolo di caregiver per familiari anziani, disabili o malati. Questa tendenza, sebbene meno visibile, è un importante fenomeno sociale che merita attenzione e sostegno.

 

Quanti sono gli Young Carers in Italia

Secondo uno studio condotto dall'ISTAT, circa il 7% dei ragazzi fra i 15 e i 24 anni, svolge attività di assistenza familiare con una quota significativa anche di minorenni. Parliamo di oltre 390mila ragazze e ragazzi. Si calcola che in media svolgano 23 ore settimanali di assistenza. Questi giovani di cui raramente c'è traccia sui media, nel dibattito pubblico e legislativo, si trovano ad affrontare la non semplice sfida di bilanciare in maniera equilibrata le attività di assistenza, con l'impegno scolastico o universitario, la socialità, lo sport e le relazioni familiari. Spesso per qualcosa non c'è posto. Ed è molte volte qualcosa di importante.

Le Sfide dei Giovani Caregiver

Essere uno Young Carer comporta una serie di sfide spesso sproporzionate all'età, che espongono questi ragazzi a rischio di stress, di isolamento sociale, di ripercussioni psicologiche, con crescenti difficoltà nell'equilibrare i diversi ruoli della loro vita.

I Giovani Caregiver meritano sostegno e riconoscimento per il loro importante ruolo all'interno delle famiglie italiane. Offrire loro risorse e strumenti appositamente progettati per le loro esigenze potrebbe aiutare a ridurre lo stress e migliorare la loro qualità di vita. Non a caso si stanno sviluppando prime forme aggregative e associazioni, per lo più locali, che cercano di creare una rete di supporto da un lato, e dall'altro sviluppare consapevolezza sociale del fenomeno. Di fronte al progressivo invecchiamento della popolazione nel nostro paese, non è soltanto un'operazione di giustizia sociale, è un vero e proprio investimento sul futuro.
Crediamo nel nostro piccolo, che la tecnologia possa fare la sua parte. Lanciare sul mercato un'app come Clara, è infatti il tentativo di sviluppare uno strumento che possa, almeno in parte, alleggerire l'erosione di tempo libero e il carico di lavoro che in caregiver, giovani o meno giovani, sostengono. Ma è anche un modo per richiamare attenzione e dare visibilità ad un tema sociale, che ci riguarda tutti, e a cui ogni famiglia è potenzialmente esposta nel tempo.

 

 


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